- 13.02.2022
- Comunicati stampa
La Svizzera dice «SÌ» alla protezione dei bambini e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco
L’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo è lieta del netto verdetto popolare con il quale è stata accolta l’iniziativa «Giovani senza tabacco», approvata dal 56.6% dei votanti. Ciò significa che potrà finalmente essere messa in pratica una misura di importanza capitale per la prevenzione del tabagismo, che AT Svizzera rivendica da molto tempo, ossia la protezione dei bambini e degli adolescenti dalla pubblicità per i prodotti che contengono tabacco e nicotina, la cui nocività non deve più essere dimostrata. Questa decisione spiana inoltre la strada alla ratifica da parte del nostro paese della Convenzione quadro dell’OMS sul controllo del tabacco (FCTC), per aderire definitivamente alla quale resta aperto solo ancora un ultimo requisito minimo.
Il popolo e i cantoni svizzeri hanno deciso di proteggere i bambini e gli adolescenti del paese dalla pubblicità per il tabacco. Con l’adozione di questa iniziativa popolare, in Svizzera è finalmente possibile per la prima volta proteggere in modo efficace la fascia di popolazione più giovane. Nel rigoroso rispetto della volontà espressa dalle urne, d’ora in poi la pubblicità per i prodotti contenenti tabacco e nicotina verrà limitata proprio là dove riesce a toccare i bambini e gli adolescenti, ossia nella stampa gratuita, su Internet, nei chioschi e nel quadro dei festival – eccezion fatta nei luoghi dove già vigono restrizioni concernenti la popolazione non ancora diciottenne.
AT Svizzera considera che il favore con il quale è stata accolta l’iniziativa popolare permetta al paese di fare un considerevole passo avanti verso un futuro nel quale l’infanzia e la gioventù saranno finalmente libere dalla presenza di prodotti contenenti tabacco e nicotina, che sono nocivi e inducono dipendenza.
Il Parlamento ratificherà finalmente la Convenzione quadro dell’OMS
Vietare in modo esaustivo la pubblicità per prodotti contenenti tabacco e nicotina, ivi comprese la promozione delle vendite e le sponsorizzazioni, è uno dei requisiti fondamentali per aderire infine alla Convenzione quadro sul controllo del tabacco (FCTC) dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che la Svizzera ha siglato nel 2004 ma che finora non era stata in grado di ratificare, a causa del suo quadro legislativo inadeguato. Grazie all’ottimo risultato di questa votazione, la Svizzera potrà fare enormi progressi sul fronte delle restrizioni pubblicitarie. Tuttavia, l’articolo 13 della Convenzione chiede che l’industria del tabacco renda note le cifre che spende per le operazioni di pubblicità, promozione delle vendite e sponsorizzazione che le sono ancora consentite. AT Svizzera si augura che il Parlamento includa questo requisito minimo nelle misure che adotterà per attuare l’iniziativa popolare, in modo da finalmente ratificare la Convenzione, dopo quasi due decenni di una situazione di blocco della quale è stato il solo responsabile.
Un risultato che andrà tenuto in considerazione nella modifica della legge federale sull’imposizione del tabacco
Il netto sì ottenuto dall’iniziativa è anche un segnale inviato al Consiglio federale e al Parlamento, affinché prendano sufficientemente in considerazione la protezione dei bambini e degli adolescenti nel quadro dell’imminente revisione parziale della legge federale sull’imposizione del tabacco. AT Svizzera guarda con occhio critico all’avamprogetto posto in consultazione dal Consiglio federale. In particolare, trova che esso:
- si concentri in modo troppo esclusivo sulla reintroduzione di un’imposizione delle sigarette elettroniche, la cui aliquota, oltretutto, sarebbe così bassa da non produrre in pratica alcun effetto di prevenzione;
- manchi di qualsiasi visione a medio e a lungo termine in grado di profittare appieno del potenziale che presenta la tassa sul tabacco e sulla nicotina quale mezzo di prevenzione contro il tabagismo.
Come ha potuto essere dimostrato, l’aumento dell’imposizione sul tabacco è uno strumento molto efficace nella prevenzione del tabagismo. Il rincaro dei prezzi che esso comporta ha un effetto dissuasivo soprattutto sui giovani, che rinunciano così, ancora prima di iniziare, sia a fumare sia a consumare nicotina in altro modo. Uno studio della Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW), pubblicato nell’autunno 2021, ha nuovamente confermato l’efficacia di un’imposizione del tabacco fondata su aliquote sufficientemente elevate.
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Luciano Ruggia, direttore, luciano.ruggia@at-schweiz.ch / 031 599 10 21