- 12.05.2021
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Sigarette elettroniche: gli svantaggi sono certi, i vantaggi no
La Deutsche Hauptstelle für Suchtfragen (DHS), associazione mantello delle organizzazioni attive in Germania nelle questioni legate alle dipendenze, ha pubblicato una dichiarazione in cui mette fermamente in guardia tanto il grande pubblico quanto i politici contro la pubblicità a favore delle sigarette elettroniche. La DHS rinvia a una serie di studi pubblicati che confermano la presenza, in questi prodotti, di inalanti tossici potenzialmente cancerogeni e nocivi anche per i polmoni, per il sistema cardiovascolare e per quello immunitario.
Le sigarette elettroniche, quindi, contengono sostanze molto pericolose per la salute. La DHS spiega anche che le sigarette elettroniche non aiutano a ridurre il danno, al contrario: contribuiscono infatti ad alimentare un nuovo mercato di prodotti a base di nicotina che inducono una forte dipendenza. Inoltre, molti di questi nuovi dispositivi, presentati in un’ampia gamma di colori e di aromi invitanti, sono ideati appositamente per conquistare un pubblico giovane e giovanissimo, sul quale esercitano un effetto di passaggio (gateway effect), favorendo in tal modo la transizione verso il consumo di sigarette tradizionali, come dimostrato da 17 metanalisi di alta qualità. Sono anche stati sollevati dubbi di fondo sull’effetto positivo che le sigarette elettroniche avrebbero tra la popolazione che fuma. In Germania, ad esempio, la maggior parte delle consumatrici e dei consumatori di sigarette elettroniche non ha abbandonato le sigarette tradizionali.
La DHS raccomanda a tutte le persone che fumano e che non riescono a spezzare da sole la loro dipendenza dal tabacco di rivolgersi piuttosto a terapeuti e a medici qualificati nell’applicazione di strategie di disassuefazione provatamente efficaci.
Il testo della dichiarazione della DHS è pubblicato (in tedesco).
Più o meno nello stesso periodo, il Comitato scientifico sulla salute, l’ambiente e i rischi emergenti (Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks SCHEER) ha esaminato, su richiesta della Commissione UE, i più recenti dati scientifici e tecnici concernenti le sigarette elettroniche, pubblicati tra il 2015 e il 2019, e anche altre fonti pertinenti che non rientrano in tale periodo. Il Comitato scientifico ha concluso che, rispetto a una persona che non fuma, quella che consuma sigarette elettroniche corre i rischi seguenti:
- irritazioni respiratorie locali dovute all’esposizione cumulativa a polioli, aldeidi e nicotina (le prove raccolte sono considerate discretamente convincenti);
- effetti a lungo termine sul sistema cardiovascolare (prove discretamente convincenti);
- dipendenza dalla nicotina contenuta nei liquidi delle sigarette elettroniche (prove consistenti); gli aromi rendono il prodotto più invitante e incoraggiano ad iniziare; tra le persone giovani, le sigarette elettroniche fungono da porta d’ingresso verso il tabagismo tradizionale (prove discretamente convincenti).
- Infine, le prove di un’efficacia delle sigarette elettroniche quale supporto per smettere di fumare o per ridurre il consumo sono deboli.
Anche le persone esposte passivamente alle esalazioni di sigarette elettroniche subiscono effetti nocivi e corrono il rischio di:
- irritazioni locali delle vie respiratorie, indotte soprattutto dall’esposizione a glicoli (prove discretamente convincenti);
- effetti a lungo termine sul sistema cardiovascolare, indotti dall’esposizione alla nicotina (prove da deboli a discretamente convincenti);
- effetti cancerogeni dovuti all’esposizione cumulativa alle nitrosammine (prove da deboli a discretamente convincenti).
Le sigarette elettroniche sono prodotti nuovi, di cui non si conoscono ancora bene gli effetti sulla salute umana. Occorrono pertanto ricerche più approfondite, soprattutto per valutare il loro impatto a lungo termine. Tuttavia, i rischi ci sono e nessuno è riuscito a provare che le sigarette elettroniche non hanno effetti nocivi sulla salute. In particolare, in base alle conclusioni cui è giunto il Comitato scientifico dell’UE si può affermare che le sigarette elettroniche non sono un succedaneo efficace di quelle tradizionali e che finiscono persino con l’incoraggiare il fumo nelle fasce di popolazione più giovani.
Il teso del rapporto pubblicato dal Comitato scientifico SCHEER (in inglese):