Le sigarette elettroniche usa e getta non rispettano le norme in vigore

Un gran numero di sigarette elettroniche usa e getta è immesso sul mercato in palese violazione della legge in vigore, poiché la metà circa di questi prodotti è munita di cartucce di liquido con una capacità superiore al limite legale di 2 millilitri. In Svizzera, tuttavia, le autorità competenti non sembrano effettuare alcun controllo né prima né dopo la loro immissione sul mercato.

Nel Regno Unito, dove si applicano gli stessi limiti, le autorità sono intervenute sequestrando grandi quantità di sigarette elettroniche monouso e aprendo azioni penali contro gli importatori e i rivenditori. Considerato l’enorme successo che questi prodotti riscuotono tra i più giovani e la necessità di proteggere in modo particolare proprio questa fascia della popolazione, chiediamo alle autorità svizzere di prendere provvedimenti urgenti.

Quadro legale

Secondo l’articolo 16a della legge federale del 6 ottobre 1995 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC),[1] che sancisce nel diritto svizzero il principio detto « Cassis de Dijon », un prodotto che soddisfa le prescrizioni tecniche dell’Unione europea (UE) o di almeno uno Stato membro dell’UE o dello Spazio economico europeo (SEE) e che è legalmente in commercio in tale paese, può essere immesso sul mercato svizzero anche se non è conforme alle normative in vigore in Svizzera.[2]

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In attesa dell’entrata in vigore della nuova legge sui prodotti del tabacco (LTab),[3] le sigarette elettroniche e i liquidi loro destinati contenenti nicotina (e-liquid) si trovano ancora nel campo d’applicazione della legge federale sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (LDerr) e delle relative ordinanze, dalle quali sono considerati oggetti d’uso comune che «vengono a contatto con la pelle, i capelli, i peli e le mucose della bocca».[4]

In base a questa normativa, secondo la quale gli oggetti d’uso comune non possono contenere «sostanze che conferiscono loro effetti farmacologici» (e la nicotina è una di queste sostanze), l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e della veterinaria (USAV) aveva emesso un divieto generale di importare sigarette elettroniche e liquidi contenenti nicotina (e-liquid) per sigarette elettroniche.[5] Tuttavia, nell’aprile 2018 il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha annullato questa decisione, ritenendola viziata da un grave difetto formale.[6] Da allora l’USAV non ha più preso posizione in merito.

A seguito di questa decisione del TAF, le sigarette elettroniche contenenti nicotina hanno potuto essere commercializzate sulla base della direttiva europea 2014/40/UE che armonizza le regolamentazioni degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati.[7]

Secondo questa direttiva, il contenuto di nicotina in un liquido per sigarette elettroniche non deve superare i 20 mg/ml (spesso indicato come percentuale: 2%).[8] Vige inoltre un secondo limite, concernente la capacità dei flaconi di ricarica, che non devono superare i 10 ml di liquido contenente nicotina. Infine, la capacità di una cartuccia per sigaretta elettronica monouso non deve superare i 2 ml.[9]

A questo proposito, l’articolo 9 della già menzionata legge federale del 1° ottobre 2021 sui prodotti del tabacco e le sigarette elettroniche (LPTab), che dovrebbe entrare in vigore nel corso del 2024, riprende integralmente i limiti di questa direttiva europea.

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La direttiva vieta inoltre che l’etichettatura e il prodotto di tabacco stesso includano elementi o caratteristiche che, sotto forma di messaggio, simbolo, nome, marchio commerciale, segno figurativo o altro, lo « promuovano […] o ne incoraggino il consumo dando un’impressione errata quanto alle caratteristiche, agli effetti sulla salute, ai rischi o alle emissioni […] » oppure « richiamino un gusto, un odore, un aroma o altri additivi e la loro assenza ».[10]

Il fabbricante o l’importatore di una sigaretta elettronica è tenuto a notificare con almeno sei mesi di anticipo alle autorità competenti dello Stato membro la data della prevista immissione sul mercato.[11]

La direttiva stabilisce inoltre che le sigarette elettroniche devono essere accompagnate da un foglietto illustrativo sul quale figurino le istruzioni per l’uso, le controindicazioni e le avvertenze, i possibili effetti nocivi, la capacità di indurre dipendenza, la tossicità, nonché il recapito del produttore o dell’importatore e di una persona fisica o giuridica di contatto all’interno dell’UE. Il foglietto illustrativo deve indicare che il consumo del prodotto è sconsigliato alle persone giovani o che non fumano.[12]

Infine, sulla confezione devono figurare in dettaglio tutti gli ingredienti, il contenuto di nicotina e la quantità rilasciata per dose, il numero del lotto e una raccomandazione che inviti a tenere il prodotto fuori dalla portata dei bambini, nonché una delle avvertenze stabilite nella direttiva per mettere in guardia la consumatrice o il consumatore sulle conseguenze per la salute.[13]

Una sigaretta elettronica può essere commercializzata nell’UE, e di conseguenza anche in Svizzera, solo se rispetta le condizioni poste dalla direttiva europea.

La situazione sul mercato svizzero

Malgrado le norme siano oltremodo chiare, le numerose osservazioni che AT Svizzera ha potuto fare sulle sigarette elettroniche monouso in circolazione dimostrano che nel nostro paese queste condizioni non sono, di fatto, rispettate. Di conseguenza, una percentuale molto elevata di questi prodotti (che da parte nostra stimiamo superiore alla metà) è venduta in Svizzera in condizioni illegali.

Tra le principali violazioni che abbiamo constatato, vi sono il superamento del contenuto massimo di nicotina (20mg/ml) e della capacità massima (2ml) autorizzati. Ma sono frequenti anche irregolarità nell’etichettatura, in particolare il ricorso a elementi promozionali che incoraggiano il consumo oppure l’evocazione di gusti, aromi o altre caratteristiche.

Infine, non è raro trovare prodotti che non sono accompagnati da un foglietto illustrativo o sulla confezione dei quali non figurano le indicazioni imposte dalla direttiva europea.

Superamento del livello massimo di nicotina autorizzato

Nel 2022 abbiamo constatato che un gran numero di sigarette elettroniche monouso vendute in Svizzera, sia nel commercio al dettaglio sia online, presenta livelli di nicotina ben superiori al massimo consentito.[14]

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Fonte : AT Svizzera

Nel frattempo, uno dei rivenditori online che AT Svizzera aveva constatato non conforme, dichiara sul suo sito web di aver cambiato la prassi e di vendere solo prodotti che rispettano il contenuto massimo del 2%.[15]

Tuttavia, altri siti continuano a proporre sigarette elettroniche monouso che superano i limiti autorizzati. I due siti qui sotto non solo hanno un indirizzo che termina con il dominio di primo livello «.ch», ma sono anche gestiti da aziende con sede in Svizzera.

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Fonte : happy-smoke.ch

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Fonte : smoke-shop.ch

A questo punto è legittimo chiedersi: e quando le indicazioni concernenti il contenuto che figurano sulla confezione sono conformi al limite legale, possiamo davvero fidarci? Alla luce delle recenti esperienze con i produttori e i rivenditori di questi articoli, si può proprio rispondere di no. Diversi studi hanno rilevato che valori superiori del 10 o addirittura del 20% rispetto al contenuto di nicotina dichiarato sono frequenti.[16] Analisi svolte nel 2022 dal laboratorio cantonale di Basilea Città hanno confermato questi scarti verso l’alto anche nei prodotti venduti in Svizzera.[17]

All’inizio del 2023, analisi ordinate dall’autorità di vigilanza del Regno Unito hanno rivelato numerosi superamenti dei limiti massimi sanciti dalla legislazione, ragione per la quale una gran quantità di prodotti ha dovuto essere ritirata dal mercato. Nel Nord dell’Inghilterra sono state sequestrate, durante il primo semestre del 2022, ben 1.4 tonnellate di sigarette elettroniche usa e getta.[18]

Inoltre, da dati raccolti negli Stati Uniti emerge che negli ultimi cinque anni il contenuto di nicotina dei liquidi per sigarette elettroniche è raddoppiato. La quota di mercato dei prodotti il cui tasso di nicotina è superiore al 5% è addirittura esplosa, passando dallo 0.7% a oltre il 67%. In tutto questo periodo, la quota di mercato dei liquidi o delle sigarette elettroniche senza nicotina non ha mai superato l’1%.[19] Sempre negli Stati Uniti, i giovani intervistati in un recente studio non sapevano, per la maggior parte, che le sigarette elettroniche che stavano consumando contengono nicotina, persuasi invece che contenessero unicamente aromi.[20]

Superamento della capacità massima autorizzata

Nel dicembre 2022 il programma della Radiotelevisione svizzera di lingua francese À Bon Entendeur, che si occupa di tutela delle consumatrici e dei consumatori, ha presentato una sua indagine concernente 15 sigarette elettroniche monouso in commercio, dalla quale è emerso che otto di queste superavano 2 ml di liquido, ossia la capacità massima autorizzata.[21]

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Fonte : RTS

Nel giugno 2023, AT Svizzera ha osservato le stesse infrazioni, poiché ha potuto acquistare al dettaglio numerose sigarette elettroniche monouso sulle quali era indicata una capacità superiore al limite legale.

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Fonte : AT Svizzera

Inoltre, è molto probabile che le sigarette elettroniche che vantano un numero di sbuffi (per i quali è sovente utilizzato il termine inglese «puff», ossia tiro o boccata) superiore a 600-800 non rispettino i limiti di capacità previsti dalla direttiva europea – come sottolineano i rivenditori stessi.[22] L’organizzazione mantello che riunisce i produttori di sigarette elettroniche nel Regno Unito ritiene che una sigaretta elettronica da 800 sbuffi presenta probabilmente una capacità superiore a 2 ml di liquido, ossia il limite massimo oltre al quale l’immissione sul mercato britannico è vietata.[23]

Altre violazioni della direttiva europea che hanno potuto essere osservate

Su molte confezioni non figurano le indicazioni imposte dalla legislazione in vigore oppure mancano i foglietti illustrativi con le informazioni obbligatorie (ad es. istruzioni per l’uso, controindicazioni e avvertenze, effetti nocivi, recapito del produttore o dell’importatore).

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Fonte : AT Svizzera

Infine, la pratica commerciale di indicare il numero di sbuffi e l’aroma, aggiungendo sovente un’immagine che evoca appunto questo aroma, dovrebbe in ogni caso essere considerata come vietata dalla direttiva europea. Suscitando false aspettative sulle caratteristiche del prodotto o evocandone il gusto, l’odore e l’aroma, non fa che « promuovere […] o incoraggiare il consumo »[24] di sigarette monouso.

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Fonte : AT Svizzera e Smok.ch

In conclusione, il mercato svizzero delle sigarette elettroniche usa e getta assomiglia a un Far West – mentre lo sceriffo sonnecchia tranquillo sulla sua veranda. L’autoregolamentazione promessa dall’industria del tabacco e della nicotina è un chiaro fallimento e la mancanza di controlli e sanzioni non ispira fiducia nella sicurezza di questi prodotti. È improbabile che la legge sui prodotti del tabacco, che riprende i limiti della direttiva europea e che dovrebbe entrare in vigore nel 2024, contribuirà a cambiare la situazione, poiché una legge che non prevede né controlli né sanzioni non serve a nulla.

[1] RS 946.51 https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1996/1725_1725_1725/it

[2] Per una spiegazione dettagliata, rinviamo al messaggio del Consiglio federale del 30 novembre 2018 concernente la legge federale sui prodotti del tabacco e sulle sigarette elettroniche (Legge sui prodotti del tabacco, LPTab), FF 2019 836, cap. 1.1.2. https://www.fedlex.admin.ch/eli/fga/2019/169/it

[3] Ufficio federale della sanità pubblica UFSP, Divieto di pubblicità per i prodotti del tabacco e le sigarette elettroniche che raggiunge i minorenni (comunicato stampa del 24 maggio 2023): https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/das-bag/aktuell/medienmitteilungen.msg-id-95383.html

[4] Art. 61 dell’ordinanza sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (ODerr; RS 817.02) e art. 5 LDerr (RS 817.0).

[5] Decisione di portata generale del 12 novembre 2015 dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria concernente le sigarette elettriche, le sigarette elettroniche e le e-sigarette, FF 2015 6338: https://www.fedlex.admin.ch/eli/fga/2015/1942/it

[6] Decisione C-7634/2015 del Tribunale amministrativo federale del 24 aprile 2018: https://entscheide.weblaw.ch/cache.php?link=24-04-2018-C-7634-2015

[7] Direttiva 2014/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014 sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati e che abroga la direttiva 2001/37/CE, GU L 127 del 29.4.2014, p. 1 : https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32014L0040&qid=1687007222712

[8] Art. 20 par. 3 let. b della direttiva 2014/40/UE. Rimandiamo anche alla pagina dell’USAV sulle sigarette elettroniche: https://www.blv.admin.ch/blv/it/home/gebrauchsgegenstaende/e-zigaretten.html.

[9] Art. 20 par. 3 let. a della direttiva 2014/40/UE.

[10] Art. 13 della direttiva 2014/40/UE.

[11] Art. 20 par. 2 della direttiva 2014/40/UE.

[12] Art. 20 par. 4 let. a della direttiva 2014/40/UE.

[13] Ossia «prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori» oppure «prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza»: art. 20 par. 4 let. b della direttiva 2014/40/UE.

[14] AT Svizzera, Puff Bar e altre sigarette elettroniche monouso. Nota informativa, marzo 2022, p. 11. https://www.at-schweiz.ch/userfiles/files/Downloads/Factsheets/2022%2011%2022%20BRIEF_Puff_Bar_IT_v2022_03_24.pdf

[15] Secondo una nota che figura sul sito, in fondo alla pagina di apertura : « Les exigences applicables en Suisse aux cigarettes électroniques nous ne vendons plus les cigarettes electroniques en 5% nicotine. Tous nous prodiuts actuellement en vent contiennent 2% nicotine. Les exigences applicables en Suisse aux cigarettes électroniques contenant de la nicotine sont celles de la directive européenne 2014/40/UE qui définit notamment que les liquides contenant de la nicotine ne contiennent pas de nicotine au-delà de 20 mg/ml (soit 2% maximum) » [sic] . https://puffplus.ch/it/

[16] Scott Appleton et al., „Market survey of disposable e-cigarette nicotine content and e-liquid volume,” BMC Public Health 22, Nr. 1 (2022), https://doi.org/10.1186/s12889-022-14152-2; Amelia Taylor, Keeley Dunn e Sophie Turfus, „A review of nicotine-containing electronic cigarettes-Trends in use, effects, contents, labelling accuracy and detection methods,” Drug Testing and Analysis 13, Nr. 2 (2021), https://doi.org/10.1002/dta.2998; Kelly Buettner-Schmidt, Donald R. Miller, e Narayanaganesh Balasubramanian, „Electronic Cigarette Refill Liquids: Child-Resistant Packaging, Nicotine Content, and Sales to Minors,” Journal of pediatric nursing 31, Nr. 4 (2016), https://doi.org/10.1016/j.pedn.2016.03.019.

[17] Dr. Franz Dussy, Fabian Heule, „E-Liquids.: Nikotingehalt, nicht erlaubte Inhaltstoffe, Deklaration, Warnhinweise, Konformität mit dem Lebensmittel- und Chemikaliengesetz,” campagna comune dei cantoni Argovia, Basilea Campagna, Berna, Soletta e Basilea Città; Dipartimento della salute del cantone di Basilea Città, Laboratorio cantonale, ultimo accesso il 02.06.2023, https://www.gd.bs.ch/nm/2022-viele-e-liquids-zu-beanstanden-gd.html, p. 2 (Ausgangslage).

[18] Sarah Marsh, „Some ‘nicotine-free’ vapes high in addictive substances, tests reveal: Concerns raised after some brands sold in shops in England and Wales found to exceed legal limits,” The Guardian, 16.04.2023, ultimo accesso il 17.04.2023, https://www.theguardian.com/society/2023/apr/16/some-nicotine-free-vapes-high-addictive-substances-tests-show.

[19] Alexa R. Romberg et al., „Patterns of nicotine concentrations in electronic cigarettes sold in the United States, 2013-2018,” Drug and alcohol dependence 203 (2019), https://doi.org/10.1016/j.drugalcdep.2019.05.029.

[20] Jeffrey G. Willett et al., „Recognition, use and perceptions of JUUL among youth and young adults,” Tobacco Control 28, Nr. 1 (2019), https://doi.org/10.1136/tobaccocontrol-2018-054273; Romberg et al., „Patterns of nicotine concentrations in electronic cigarettes sold in the United States, 2013-2018.”

[21] Linda Bourget, Stéphane Fontanet, „Les "puffs", cigarettes électroniques jetables, sont bourrées de substances irritantes,” Radio Télévision Suisse, 23.11.2022, ultimo accesso il 26.05.2023. https://www.rts.ch/info/suisse/13566372-les-puffs-cigarettes-electroniques-jetables-sont-bourrees-de-substances-irritantes.html

[22] Are Disposable Vapes Legal in the UK? Easytek LTD (t/a Vape Superstore), 11 aprile 2022. https://www.vapesuperstore.co.uk/blogs/news/are-disposable-vapes-legal-in-the-uk

[23] If in doubt, check it out. The UKVIA guide to compliant retailing of disposable vape products in the UK. UK Vaping Industry Association (UKVIA). https://www.ukvia.co.uk/wp-content/uploads/2021/09/updated-13th-Sep-UKVIA-If-in-doubt-check-it-out-information.pdf

[24] Art. 20 par. 4 let. b e art. 13 della direttiva 2014/40/UE.

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