Irlanda: per vendere prodotti del tabacco e sigarette elettroniche occorrerà una licenza

Dal 2026 in poi, per vendere tabacco e sigarette elettroniche in Irlanda i commerci dovranno chiedere una licenza, che potranno ottenere solo dietro pagamento. Una misura che intende limitare la disponibilità di questi articoli e lottare contro la diffusione del fumo. In Svizzera non esiste alcuna regolamentazione di questo tipo a livello nazionale, nemmeno nella legge federale sui prodotti del tabacco (LPTab) entrata in vigore il 1° ottobre 2024: una lacuna che l’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo deplora.

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L’Irlanda introduce una licenza obbligatoria

A partire da febbraio 2026, vendere prodotti del tabacco e sigarette elettroniche in Irlanda sarà possibile solo per i commerci titolari di una licenza pagante, rilasciata dalle autorità sanitarie nazionali (Health Service Executive HSE). Una misura efficace per limitare il numero di punti vendita, ridurre il consumo di prodotti contenenti tabacco e nicotina e renderne più difficile l’accesso, in particolare per la popolazione più giovane, che in tal modo sarà maggiormente protetta. Questo sistema di licenze obbligatorie permetterà inoltre alle autorità comunali di controllare in modo semplice i punti vendita.

Il costo di una licenza di vendita sarà 1’000 euro per i prodotti contenenti tabacco e 800 euro per le sigarette elettroniche. La misura è parte integrante della strategia adottata dallo stato irlandese per portare la prevalenza del consumo sotto il 5% e offrire in tal modo alla sua popolazione una società senza fumo. Secondo il Ministero irlandese della salute, la quota di fumatrici e fumatori è attualmente del 18%. A titolo di confronto, in Svizzera quasi un quarto della popolazione (24%) dai 15 anni in su fuma, ossia un numero decisamente superiore!

Una misura dall’efficacia scientificamente provata

Numerosi studi confermano da diversi anni che la densità dei punti vendita è sistematicamente associata a cifre negative per quanto riguarda il consumo di tabacco. Come è stato dimostrato, infatti, un numero limitato di punti vendita rende più difficile l’accesso ai prodotti del tabacco, diminuisce il rischio di ricaduta tra le persone che hanno smesso di fumare e riduce gli incentivi a iniziare, in particolare tra la popolazione più giovane.

Le organizzazioni di salute pubblica chiedono l’introduzione di un sistema di licenze di questo tipo per lottare contro le conseguenze sanitarie e sociale che comporta il consumo di tabacco e di nicotina.

Si chiede un sistema di licenze anche in Svizzera

Per vendere sigarette elettroniche e prodotti del tabacco in Svizzera non occorre alcuna licenza obbligatoria a livello nazionale. Solo in alcune parti della Svizzera romanda i commerci sono tenuti a chiedere un’autorizzazione al cantone o al comune o per lo meno a informarlo che vendono prodotti di questo tipo.

Nel 2018 una mozione parlamentare aveva invitato a introdurre una licenza a pagamento per la vendita di tabacco, ma il Consiglio federale aveva raccomandato di respingerla. Anche la nuova legge sui prodotti del tabacco (LPTab), entrata in vigore il 1° ottobre 2024, non prevede alcuna misura di questo tipo. Secondo AT Svizzera si tratta di una grossa lacuna, poiché un sistema di licenze federali contribuirebbe senz’altro a ridurre il consumo di tabacco e a meglio proteggere la popolazione, in particolare quella più giovane.

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