- 01.10.2024
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La nuova legge federale sui prodotti del tabacco si situa largamente al di sotto delle aspettative
Oggi 1° ottobre 2024 entra in vigore in Svizzera la nuova legge federale sui prodotti del tabacco e sulle sigarette elettroniche (LPTab). Nonostante piccoli aggiustamenti che col tempo si erano comunque resi indispensabili – quali l’introduzione di un’età minima di 18 anni a livello nazionale per l’acquisto di prodotti del tabacco o della nicotina e l’estensione del divieto di fumare sigarette elettroniche – l’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo guarda con occhio molto critico a questo nuovo testo di legge, che ritiene insufficiente.
Da oggi la vendita di prodotti del tabacco e della nicotina soggiace a regole identiche in tutti i Cantoni. Ora la vendita alle persone minorenni sarà vietata ovunque e le sigarette elettroniche, così come i prodotti della nicotina, saranno considerati equivalenti ai prodotti del tabacco, e questo su tutto il territorio nazionale.
Una legge insufficiente
Dopo oltre sei anni di intensi dibattiti tra lo schieramento parlamentare favorevole all’industria del tabacco e quello sensibile alle raccomandazioni delle associazioni per la protezione della salute pubblica, nel 2021 le Camere si sono finalmente decise ad adottare la nuova legge federale sui prodotti del tabacco e sulle sigarette elettroniche (LPTab). Oggi, nove anni (!) dopo la proposta iniziale del Consiglio federale, questa legge entra infine in vigore – ma resta, e di gran lunga, al di sotto delle aspettative.
Infatti, la LPTab non protegge in misura sufficiente la popolazione, soprattutto i bambini e gli adolescenti, contro i rischi sanitari che comporta il tabacco e contribuisce solo in misura molto limitata a ridurne il consumo.
Fumo passivo: la protezione dal fumo passivo, che è ancora molto carente, costituisce un grosso problema. Sebbene ora includano anche il fumo emesso dalle sigarette elettroniche e dai dispositivi a tabacco riscaldato, le misure rimangono inadeguate in molti ambiti. Per proteggere la popolazione dai rischi che comporta il fumo passivo manca una normativa chiara e coerente, soprattutto per quanto riguarda gli spazi accessibili al pubblico (ad es. fermate dei trasporti pubblici, parchi giochi, campi sportivi).
Tassazione: Un’altra grossa preoccupazione di AT Svizzera è l’imposizione dei prodotti del tabacco e della nicotina che, non tenendo conto della loro nocività, risulta eccessivamente blanda. Anche se le sigarette elettroniche usa e getta e le cartucce di liquido per i vaporizzatori ricaricabili saranno tassate con effetto immediato, le aliquote fissate dalle Camere sono troppo basse rispetto agli standard internazionali. Di conseguenza, le opportunità che potrebbe offrire il sistema di tassazione per ridurre il consumo di prodotti del tabacco e per finanziare misure di prevenzione rimangono praticamente inutilizzate.
Controllo: la Confederazione rinuncia in gran parte ai controlli e si accontenta di un sistema di autoregolamentazione che i fabbricanti e gli importatori possono adottare o meno. Una scelta a dir poco problematica quando si tratta di prodotti provenienti da paesi dove vigono standard di gran lunga inferiori a quelli svizzeri. Già oggi capita sovente che questi prodotti non soddisfino la legislazione (europea) applicabile. Inoltre, nonostante in molti Cantoni il quadro legale concernente gli acquisti di prova e le sanzioni sia inadeguato, il Parlamento non ha voluto definire requisiti vincolanti per le misure di controllo e le multe.
AT Svizzera chiede che si metta nuovamente mano al testo di legge per introdurvi i miglioramenti necessari, da un lato per proteggere in modo più adeguato contro il fumo passivo, dall’altro per sfruttare appieno il potenziale che gli strumenti fiscali offrono per lottare contro il tabagismo. Questo è l’unico modo per garantire una protezione efficace della popolazione più giovane e per migliorare a lungo termine la salute pubblica.