Una lettura interessante: «Quit Smoking – Weapons of Mass Distraction»

Chi continua a ripetere alle fumatrici e ai fumatori che non riusciranno mai a smettere senza aiuto? Eppure da decenni le persone che hanno smesso sono molto più numerose di quelle che fumano e si valuta che il 75% di loro ce l’abbia fatta senza ricorrere a farmaci o ad un aiuto professionale.

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I metodi di disassuefazione dal fumo sono diffusi a livello globale. Dietro di loro si cela un’industria multimiliardaria, che va dalle grandi imprese farmaceutiche a quelle che producono sigarette elettroniche, e che tocca anche i professionisti sanitari. Tutti tentano di dissuadere le fumatrici e i fumatori dallo smettere senza aiuto e promuovono prodotti e servizi che si vogliono, un po’ come delle «armi di distrazione di massa», assolutamente indispensabili per riuscire a liberarsi dalla sigaretta.

Inevitabilmente, questo porta a medicalizzare il processo di disassuefazione, mentre prima dell’arrivo di questi prodotti era una faccenda del tutto naturale, nella quale non intervenivano né farmaci né competenze particolari. Eppure milioni di persone in tutto il mondo che l’hanno fatta a smettere senza aiuto.

Simon Chapman è uno dei maggiori esperti australiani di strategie per ridurre i danni legati al tabacco. Nel suo libro Quit Smoking – Weapons of Mass Distraction (Smettere di fumare – Armi di distrazione di massa) traccia l’evoluzione che va dagli inizi della disassuefazione dal tabagismo all’emergenza di veri e propri metodi di disassuefazione assistita. Nel suo libro, Chapman propone anche soluzioni politicamente attuabili per aiutare le persone che vogliono smettere di fumare.

"This is a splendid read for anyone interested in what really works to reduce smoking, and what helps to keep Big Tobacco in business." — Mike Daube AO, Emeritus Professor in Public Health, Curtin University

"Chapman is indispensable reading for anyone wanting to help the billion-odd smokers end their addiction. A powerful and important book!" — Robert N. Proctor, Professor of the History of Science at Stanford University

Il libro è liberamente accessibile qui

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