Sigaretta elettronica e rischio cardiovascolare

Le sigarette elettroniche incontrano un successo sempre più vasto perché i fabbricanti le presentano come un’alternativa «più sana» alle sigarette convenzionali. Una supposizione che è stata recentemente confutata dalla FDA. Molto diffuse tra i giovani e tra chi fumava o continua a fumare sigarette convenzionali, le sigarette elettroniche erogano nicotina e altre sostanze i cui effetti negativi sul cuore sono noti. Ciò nonostante, i dati di cui disponiamo per valutarne gli effetti sul sistema cardiocircolatorio sono ancora scarsi. Alcuni studi hanno mostrato che la prevalenza di malattie cardiovascolari aumenta tra le persone che fumano sigarette elettroniche, indipendentemente dal fatto che si tratti di un consumo esclusivo oppure di un consumo parallelo a quello di sigarette convenzionali. Tra le fumatrici e i fumatori di sigarette elettroniche sono stati rilevati numerosi disturbi che possono spiegare il maggiore rischio cardiovascolare, ossia ipercolesterolemia, aumento dell’attività simpatica, disfunzione endoteliale, aumento dello stress ossidativo e delle infiammazioni, danni al DNA e attivazione dei macrofagi. Questo articolo intende riassumere i dati scientifici di cui disponiamo per mettere in evidenza l’influsso esercitato dalle sigarette elettroniche sull’insorgenza di malattie cardiocircolatorie.

di Isabella Sudano

Copyright Aerzteverlag medinfo AG

Fonte: Aerzteverlag medinfo AG, info@herz+gefäss, Ausgabe Nr. 6/2022. pagine 9-10.

None

Immagine: www.istockphoto.com

Se la prima generazione di sigarette elettroniche fu ideata per imitare le sensazioni date da una sigaretta convenzionale, ora i dispositivi di ultima generazione contengono atomizzatori molto potenti, con liquidi che presentano concentrazioni di nicotina ben più elevate. In altre parole, la nicotina viene erogata più velocemente e in maggiori quantità rispetto alle sigarette convenzionali.(1) JUUL e altri dispositivi di tipo «pod mod» utilizzano formulazioni estratte dai sali di nicotina del tabacco sfuso. (2) Poiché i sali di nicotina presenti in questi dispositivi irritano meno la gola, la consumatrice o il consumatore può assorbire concentrazioni maggiori di nicotina; in tal modo, la sua sensazione di appagamento legata al fumo aumenta. (3)

Negli ultimi anni, un numero sempre crescente di fabbricanti di sigarette elettroniche fa ricorso a nicotina sintetica invece di nicotina estratta dal tabacco, così da evitare di rientrare nella categoria «prodotti di tabacco». (3) Inizialmente commercializzate come metodo per smettere di fumare, le sigarette elettroniche sono oggi ampiamente consumate da persone che non avevano mai fumato prima (4, 5) oppure che fumano anche prodotti di tabacco convenzionali. (6) Questo articolo si concentra sugli effetti cardiovascolari che le sigarette elettroniche hanno su chi non ha mai fumato prima, su chi ha smesso di fumare sigarette convenzionali per passare esclusivamente a quelle elettroniche e su chi fuma entrambe. Non saranno invece presi in considerazione i dispositivi a tabacco riscaldato.

Effetti cardiovascolari delle sigarette elettroniche sulle persone che non hanno mai fumato prima

Durante lo scorso decennio il consumo di sigarette elettroniche è aumentato in modo significativo, con una rapidissima evoluzione dei prodotti sul mercato.

Sebbene la maggior parte delle autorità sanitarie non abbia omologato le sigarette elettroniche quali dispositivi per aiutare a smettere di fumare, è come tali che i fabbricanti le propongono al pubblico delle fumatrici e dei fumatori di sigarette convenzionali. Ma la novità e la convinzione che non siano pericolose hanno spinto anche molte persone che non fumano, soprattutto giovani, ad adottarle.

Oltre al tasso di nicotina e alla presenza di glicerina vegetale, aromi e glicole propilenico, la composizione dei liquidi con i quali sono alimentate le sigarette elettroniche non è nota, ciò che rende difficile prevederne gli effetti sulla salute, compresi quelli cardiovascolari.

Non si sa ancora molto degli aerosol emessi dalle sigarette elettroniche, anche se qualche piccolo studio ne ha rilevato la possibile tossicità per il cuore e i polmoni.

Nell’insieme, sono state riscontrate diverse alterazioni emodinamiche acute. La funzione endoteliale diminuisce, mentre aumentano la rigidità arteriosa, la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e l’attività del sistema nervoso simpatico. (7)

Tra gli effetti constatati, vi sono un minore afflusso sanguigno al cuore durante lo sforzo (8)e una possibile cardiotossicità diretta. (9)Inoltre, il consumo di sigarette elettroniche aumenta a breve termine il livello dei biomarcatori che indicano uno stress ossidativo. (10) Molti degli effetti vascolari acuti sembrano essere dovuti all’esposizione alla nicotina.(11) Un recente studio condotto su giovani persone adulte e sane che fumano esclusivamente sigarette elettroniche non ha riscontrato effetti a breve o lungo termine sulla funzione endoteliale. (12)Tuttavia, questi studi di riferiscono prevalentemente al consumo di sigarette elettroniche con un contenuto di nicotina inferiore a quello normalmente in uso. (13)

Si sa che il consumo di tabacco in giovane età può provocare, più in là negli anni, arteriosclerosi, malattie cardiache e ictus; per quanto riguarda il consumo di sigarette elettroniche, tuttavia, mancano dati comparabili a lungo termine. È però possibile fare qualche proiezione, confrontando gli effetti osservati tra le persone che utilizzano vaporizzatori e le persone che fumano in modo convenzionale. In particolare, sintomi di infiammazione sistemica e di disfunzione endoteliale, ma anche cambiamenti a livello di rigidità vascolare, (7, 14)pressione sanguigna e frequenza cardiaca (14, 15) analoghi a quelli rilevati tra le persone che fumano sigarette convenzionali, fanno temere un possibile aumento del rischio cardiovascolare anche tra le persone che fumano sigarette elettroniche. (7)

Effetti cardiovascolari del passaggio dalle sigarette convenzionali a quelle elettroniche

Lo studio VESUVIUS(16)ha voluto capire gli effetti del passaggio alle sigarette elettroniche tra persone adulte che hanno fumato oltre 15 sigarette convenzionali al giorno durante almeno 2 anni e che non soffrivano di malattie cardiovascolari, diabete e malattie renali croniche. Un mese dopo il passaggio dalle sigarette convenzionali alle sigarette elettroniche, queste persone presentavano un miglioramento significativo della funzione vascolare.

Sebbene il passaggio alle sigarette elettroniche comporti un beneficio iniziale, una metanalisi dei dati a disposizione ha messo in evidenza che il cambiamento non riduce il rischio di ictus, infarto miocardico o malattie coronariche. (17)Inoltre, è stato dimostrato che il consumo massiccio di sigarette convenzionali o di sigarette elettroniche porta in misura analoga a una netta riduzione della funzione endoteliale. (18) Pertanto, l’effetto marcato sulla funzione vascolare rilevato dopo il passaggio alle sigarette elettroniche sembra essere molto discutibile; non vi è alcun dato probante sulla base del quale affermare che la sigaretta elettronica di per sé è sicura e che un suo consumo a lungo termine una volta abbandonate le sigarette convenzionali comporti effettivamente una riduzione della morbilità e della mortalità cardiovascolari.

Effetti cardiovascolari del consumo parallelo di sigarette convenzionali e elettroniche

Studi di più ampia portata hanno dimostrato che le fumatrici e i fumatori di sigarette convenzionali che iniziano a consumare anche sigarette elettroniche sovente non abbandonano le prime. Il loro diventa così un consumo parallelo (si parla anche di «dual users»). (6) Rispetto a chi fuma solo sigarette convenzionali, queste persone presentano un rischio cardiovascolare più elevato. (19)Nelle persone che abbandonano il consumo di tabacco i metaboliti della nicotina diminuiscono in modo significativo; lo stesso avviene con tutte le nitrosammine specifiche del tabacco, la maggior parte degli idrocarburi policiclici aromatici, i composti organici volatili e i metalli. Tra le fumatrici e i fumatori di sigarette convenzionali che si sono messi a consumare parallelamente anche sigarette elettroniche non sono state rilevate riduzioni significative per quanto riguarda la maggior parte dei biomarcatori che indicano un’esposizione al tabacco. (20)

Effetti cardiovascolari dell’esposizione passiva all’aerosol di sigarette elettroniche

Quello emesso dalle sigarette elettroniche non è «innocuo vapore acqueo»; contiene invece nicotina, microparticelle e piccole quantità di sostanze che sono tossiche per il sistema cardiovascolare e che hanno effetti cancerogeni noti.

Rispetto al fumo passivo di tabacco convenzionale, quello delle sigarette elettroniche comporta un’esposizione inferiore a prodotti di pirolisi, ma l’esposizione alla nicotina è analoga e le particelle nell’aerosol sono più piccole.(21)Gli studi condotti negli abitacoli delle autovetture hanno rilevato un aumento di sostanze quali nicotina, glicole propilenico e composti organici volatili e di particolato su scala nanometrica e microscopica (PM2.5, μg/m3). (22)

Per comprendere meglio gli effetti a lungo termine che comporta l’esposizione passiva agli aerosol prodotti dalle sigarette elettroniche occorrono ulteriori studi.

In sintesi

  • Composizione. È molto difficile prevedere l’impatto delle sigarette elettroniche sulla salute, in particolare sul sistema cardiocircolatorio.
  • Sebbene inizialmente commercializzate dai loro fabbricanti come un aiuto per smettere di fumare, le sigarette elettroniche non sono state omologate come tali dalle autorità di controllo. Inoltre, sono sovente consumate da persone che già fumavano e che continuano parallelamente a fumare sigarette convenzionali, e anche da persone che non avevano mai fumato prima.
  • Consumate in modo massiccio, tanto le sigarette convenzionali quanto quelle elettroniche peggiorano la funzione vascolare. Le persone che abbandonano le sigarette convenzionali per quelle elettroniche presentano un miglioramento della funzione vascolare nel giro di un mese.
  • Passare dalle sigarette convenzionali a quelle elettroniche non riduce il rischio di ictus, infarto miocardico o malattie coronariche. Il consumo parallelo di prodotti di tabacco e di sigarette elettroniche aumenta il rischio di incidenti cardiovascolari.
  • Occorrono nuovi studi sugli effetti che le sigarette elettroniche possono avere a lungo termine sul cuore e sui vasi sanguigni. Le sigarette elettroniche non sono prodotti sicuri per la salute cardiovascolare e non vi sono dati probanti sulla base dei quali si possa affermare che il loro consumo a lungo termine riduce la morbilità e la mortalità cardiovascolari.