Il Vallese è il primo cantone svizzero a vietare la pubblicità del tabacco presso i punti vendita

È stato in Svizzera romanda che l’iniziativa «Giovani senza tabacco» ha raccolto il consenso più marcato. Ora il Vallese è il primo cantone a fare un passo avanti verso l’applicazione dei principi previsti dall’iniziativa, senza attendere l’attuazione a livello nazionale – per la quale si andrà, con ogni probabilità, al 2026. Dal 1° agosto 2023, infatti, su tutto il territorio vallesano la pubblicità presso i punti vendita (ossia i chioschi, ma non solo) concernente il tabacco e i prodotti correlati è soggetta a una rigida regolamentazione, che viene a integrare il divieto già in vigore concernente gli spazi pubblici, i cinema e gli eventi culturali e sportivi.

Di Carmen Tonezzer & Alexandre Dubuis

Questo nuovo regolamento si fonda sulla legge sanitaria cantonale adottata dal Gran Consiglio vallesano nel 2020 e entrata in vigore il 1° gennaio 2021, con la relativa ordinanza di applicazione entrata a sua volta in vigore il 1° luglio 2021. Per mettere in pratica quanto stabilito da questa legislazione, il Consiglio di Stato ha incaricato una delegazione della commissione consultiva che si occupa delle questioni legate al fumo passivo di redigere una direttiva chiara e applicabile all’intero territorio cantonale per quanto riguarda la pubblicità del tabacco e dei prodotti correlati. Della delegazione hanno fatto parte rappresentanti del commercio, della pubblicità, ma anche della prevenzione. Tra i suoi compiti più difficili, trovare una soluzione consensuale e chiarire il valore, in questo contesto, di termini quali «pubblicità» e «promozione delle vendite», la cui distinzione non sembra essere molto chiara.

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Immagine: promotionsantevalais.ch

La direttiva è stata adottata dal Consiglio di Stato vallesano nell’aprile 2023. Essa vieta qualsiasi forma di pubblicità del tabacco nei luoghi privati accessibili al pubblico. Il divieto concerne sigarette convenzionali, sigarette elettroniche (ivi comprese quelle monouso), snus, tabacco da fiuto, cannabis legale e tutti gli altri prodotti del tabacco. In futuro, questi articoli andranno tenuti dietro o sopra il bancone di vendita. Non potranno più essere esposti in modo visibile accanto al registratore di cassa e soprattutto non all’altezza degli occhi dei bambini. Anche i poster pubblicitari nelle vetrine o su schermi retroilluminati sono oramai vietati. Per mettere in pratica questo regolamento, il Cantone prevede una prima fase di informazione e di sensibilizzazione durante la quale non saranno pronunciate sanzioni ma avranno luogo controlli da parte del servizio sanitario cantonale, di Promotion Santé Valais e delle polizie municipali, che di questi controlli sono di fatto responsabili. In caso di inadempienza, a partire da novembre saranno comminate sanzioni che potranno arrivare fino a 20’000 franchi.

Pur se questa normativa va considerata solo un primo passo, adottandola il Vallese assume un ruolo precorritore. Il prossimo passo sarà la piena attuazione dell’iniziativa «Giovani senza tabacco», che vieterà la pubblicità anche nei media e su internet.

In sintesi

È vietato:

  • esporre prodotti di tabacco davanti al personale di vendita, al registratore di cassa o al bancone;
  • esporre un marchio, un logo, una confezione dei prodotti in questione oppure altri materiali analoghi su poster, scatole, espositori;
  • promuovere uno di questi prodotti in modo da differenziarlo dagli altri prodotti analoghi, mediante un prezzo speciale, un paragone tra prezzi o un’indicazione di prezzo (non è invece vietato indicare il prezzo direttamente sulla confezione del prodotto);
  • installare schermi oppure poster pubblicitari, anche retroilluminati, sui distributori automatici, sui quali figurano le confezioni, i marchi o i loghi dei prodotti in questione;
  • installare dispositivi che mettano in evidenza uno di questi prodotti (ad es. cornici, colori, frecce).

Non è vietato:

  • esporre i prodotti in questione sopra, dietro o a lato del personale di vendita, del bancone o del registratore di cassa;
  • indicare il prezzo in modo uniforme;
  • disporre sui distributori automatici immagini del prodotto quale pulsante per azionare l’acquisto (in dimensioni non più grandi di quelle del prodotto originale);
  • esporre i prodotti in questione senza metterne in evidenza alcuno in particolare (parità di trattamento).

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