Consumo di tabacco tra le persone LGBTQIA+ in Svizzera


  • Dall’Indagine sulla salute in Svizzera (ISS) emerge che la percentuale di persone LGB che consumano tabacco – ossia, a seconda del profilo, da oltre un terzo a quasi la metà – è significativamente più alta di quella osservata nel resto della popolazione.
  • Secondo questi dati, le donne lesbiche e bisessuali hanno una probabilità di fumare più che doppia rispetto alle donne eterosessuali.
  • Anche gli uomini bisessuali hanno maggiori probabilità di fumare rispetto agli uomini eterosessuali.
  • Le persone LGB, in particolare gli uomini gay, sono significativamente sovrarappresentate tra chi fuma almeno 10 sigarette al giorno.
  • Tra le donne appartenenti a minoranze sessuali, la propensione al tabagismo è già elevata prima ancora di raggiungere l’età adulta: un recente studio condotto a Zurigo ha rivelato che a 17 anni quasi una su due fuma (47.5%).
  • All’estero, un numero crescente di studi rivela che le giovani persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender sono più propense a consumare sigarette elettroniche rispetto alle loro coetanee e ai loro coetanei non LGBT+.


Il tabagismo e il consumo di nicotina nei gruppi di popolazione LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgeneri, queer, asessuali e altre minoranze sessuali e di genere) sono un importante problema di salute pubblica. Le ricerche epidemiologiche mostrano che in questi gruppi di popolazione i tassi di tabagismo sono più elevati rispetto ai gruppi di popolazione eterosessuali e cisessuali. Nel contesto svizzero, un rapporto presentato dal Consiglio federale nel 2022 sottolinea l’importanza di adottare una linea proattiva su questo fronte e, più in generale, sulle questioni riguardanti la salute delle persone LGBT (Consiglio federale, 2022).[1]